Clima secco, oltre alle campagne asciutte è allarme incendi

Arriva il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità al quale si somma spesso l’azione doloso dell’uomo o l’incuria.

Lo ha elaborato Coldiretti Varese in riferimento al divampare degli incendi in tutta la penisola: rischio aumentato dal clima secco e dall’assenza di pioggia che perdura ormai da settimane, mentre il termometro continua a segnare temperature ben sopra ai 30°.

Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea Coldiretti Varese – è la disattenzione e l’azione dei piromani con la grande maggioranza degli incendi che si stima sia causato volontariamente.

Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente.

E’ dunque importante l’azione di prevenzione poiché nelle aree bruciate dagli incendi – continua Coldiretti Varese – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde.

Ogni rogo – stima Coldiretti Varese – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – precisa Coldiretti Varese – ci vorranno infatti fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.

La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma Coldiretti Varese – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.

Soprattutto nelle campagne – precisa Coldiretti Varese – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre – continua principale organizzazione degli agricoltori – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia Coldiretti Varese – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili.

Dal momento che – conclude Coldiretti Varese – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

(Foto di Prettysleepy da Pixabay)

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